«Non risponde alla domanda: come mai hai deciso di nascere maschio?
Non ha risposto al’invito di dire quello che sa. Non trova via d’uscita. Non si è mai dato, abbandonato, fidato. Non è in grado di fornire un perfetto piacere sessuale alla donna. Non distingue, non riconosce la sua componente femminile. Fa sempre le stesse cose. Porta i calzini a letto. Fa finta di niente. Colpevole di non guardare, colpevole di autocompiacimento. Si compatisce. Non sa uscire di questa storia, teme di concludere. Sta sempre zitto. Parla troppo. Colpevole di sentirsi colpevole. Si prende sempre sul serio. Colpevole di ‘culità maniacale’. Ha i peli. Non sa cosa significa sentirsi occupato da una unica donna. Continua a diludersi che essista una donna unica ideale. Crede nella inferiorità mentale della donna. Considera alla donna un essere superiore. Vuole scoprire l’altra faccia della luna. Non è libero. Non sa giustificare la sua aggressività, volgarità, spudoratezza nella visione della donna. Si sente solo. Nessuna è il suo tipo. Si crede protagonista. Continua a scapare. Non si rassegna. Ha la presunzione di cercare ancora. Abitudinario, borghese, moralista. Maschio proprio. È un tacchino. Ha paura. Non si acotenta mai. Non vuole crescere. Non sa cucinare. Pischa in piedi.»
«No responde a la pregunta: ¿Por qué decidiste nacer hombre?
No responde a la invitación de decir lo que sabe. No encuentra la salida. Nunca se ha entregado, abandonado, fiado. No puede ofrecer un perfecto placer sexual a la mujer. No distingue, no reconoce su componente femenino. Hace siempre las mismas cosas, lleva calcetines en la cama. Finge que no pasa nada. Culpable de no mirar. Culpable de autocomplacencia. Se compadece, no sabe salir de esta historia, teme terminar. Está siempre callado. Habla demasiado. Culpable de sentirse culpable. Se toma siempre en serio. Culpable de ‘culidad maniaca’. Tiene pelos. No sabe lo que significa ocuparse de una sola mujer. Sigue engañándose persiguiendo a una mujer única e ideal. Cree en la inferioridad mental de la mujer. Considera a la mujer un ser superior. Quiere descubrir la otra cara de la luna. No es libre. No sabe justificar la agresividad, la vulgaridad, la desvergüenza de su visión de la mujer. Se siente solo. Ninguna es su tipo. Se cree el protagonista, escapa de nuevo, no se resigna. Tiene la presunción de estar aún buscando. Rutinario. Burgués. Moralista. Típico macho. Es un gallina. Tiene miedo. Nunca está satisfecho. No quiere crecer. No sabe cocinar. Mea de pie.»
Non ha risposto al’invito di dire quello che sa. Non trova via d’uscita. Non si è mai dato, abbandonato, fidato. Non è in grado di fornire un perfetto piacere sessuale alla donna. Non distingue, non riconosce la sua componente femminile. Fa sempre le stesse cose. Porta i calzini a letto. Fa finta di niente. Colpevole di non guardare, colpevole di autocompiacimento. Si compatisce. Non sa uscire di questa storia, teme di concludere. Sta sempre zitto. Parla troppo. Colpevole di sentirsi colpevole. Si prende sempre sul serio. Colpevole di ‘culità maniacale’. Ha i peli. Non sa cosa significa sentirsi occupato da una unica donna. Continua a diludersi che essista una donna unica ideale. Crede nella inferiorità mentale della donna. Considera alla donna un essere superiore. Vuole scoprire l’altra faccia della luna. Non è libero. Non sa giustificare la sua aggressività, volgarità, spudoratezza nella visione della donna. Si sente solo. Nessuna è il suo tipo. Si crede protagonista. Continua a scapare. Non si rassegna. Ha la presunzione di cercare ancora. Abitudinario, borghese, moralista. Maschio proprio. È un tacchino. Ha paura. Non si acotenta mai. Non vuole crescere. Non sa cucinare. Pischa in piedi.»
«No responde a la pregunta: ¿Por qué decidiste nacer hombre?
No responde a la invitación de decir lo que sabe. No encuentra la salida. Nunca se ha entregado, abandonado, fiado. No puede ofrecer un perfecto placer sexual a la mujer. No distingue, no reconoce su componente femenino. Hace siempre las mismas cosas, lleva calcetines en la cama. Finge que no pasa nada. Culpable de no mirar. Culpable de autocomplacencia. Se compadece, no sabe salir de esta historia, teme terminar. Está siempre callado. Habla demasiado. Culpable de sentirse culpable. Se toma siempre en serio. Culpable de ‘culidad maniaca’. Tiene pelos. No sabe lo que significa ocuparse de una sola mujer. Sigue engañándose persiguiendo a una mujer única e ideal. Cree en la inferioridad mental de la mujer. Considera a la mujer un ser superior. Quiere descubrir la otra cara de la luna. No es libre. No sabe justificar la agresividad, la vulgaridad, la desvergüenza de su visión de la mujer. Se siente solo. Ninguna es su tipo. Se cree el protagonista, escapa de nuevo, no se resigna. Tiene la presunción de estar aún buscando. Rutinario. Burgués. Moralista. Típico macho. Es un gallina. Tiene miedo. Nunca está satisfecho. No quiere crecer. No sabe cocinar. Mea de pie.»
*La città delle donne (imagen de rodaje). Federico Fellini, 1979.
*La città delle donne. Federico Fellini, 1979.